5.6.10

[RECE] Breaking Bad season 1 ovvero "Io che con i prodotti Mondial Casa costruirò un impero"



Per puro caso, il mese scorso, questo losco figuro a cui voglio bene (quando non prova a farmi comprare una bici da 700€ o a farmi bere un bicchiere di grappa subito dopo pranzo), mi ha consigliato di vedere Breaking Bad. Gli ho dato ascolto. E ora mi ritrovo anche a dargli ragione.
Quando ho visto il primo episodio sono rimasto spiazzato dal trovarmi di fronte a Bryan Cranston in versione "chemioterapica" (ora come ora non sono sicuro sia la parola giusta) dopo che per sette anni (dal 2000 al 2006, più o meno) ha ricoperto nel mio immaginario il ruolo del padre cazzone di Malcolm nell'omonima serie (sì, guardavo Malcolm).
In sette episodi Vince Gilligan (che ahimé ha in curriculum anche il pessimo Hancock con Will Smith) dà vita ad uno dei malati terminali più credibili del piccolo schermo. Walt White insegna chimica, non ha mai fumato e di punto in bianco gli diagnosticano un tumore ai polmoni che lo porterà alla morte nell'arco di un anno, se le cure dovessero andare a buon fine, o in un paio di settimane, qualora decidesse di non affrontare nessuna cura.
Ora, una persona "normale", affronterebbe i suoi 1000 (mille) cicli di chemioterapia, rimetterebbe l'anima e si dispererebbe per tutto il giorno, ma Walt White non è una persona "normale" e pensa bene che l'unico modo per non lasciare la sua famiglia senza un soldo, una volta morto, sia quello di mettersi a produrre metanfetamine insieme ad un suo ex alunno, Jesse Pinkman, che di studiare non ne ha mai avuto tanta voglia, ma che ha una solida esperienza come cuoco (durante i primi tre episodi ho sperato di veder apparire il Mickey Rourke di Spun da un momento all'altro) e come spacciatore.
E tra talpe, persone di nome Tuco e Gonzo e un cognato nella DEA, in una prima stagione di soli sette episodi c'è davvero tutto (anche un'ottima colonna sonora).
La cosa strana è che nel finale di stagion non c'è nessun cliffhanger, tutto va come dovrebbe andare (male), c'è solo una presa di coscienza da parte di Walt e Jesse.

Detto ciò, Walt White entra di diritto nella top 5 dei duri del piccolo (e grande) schermo, insieme a Jack Bauer, Johnston Green, Mads Mikkelsen e Charlie Bronson.

E poi, siamo seri, chi non ha mai sognato di giocare al piccolo chimico e di avere un assistente a cui ordinare un forno tubolare?

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