29.4.10

CS5 on tour



Oggi.
A dire il vero ora.
E a dire il vero dovrei già esser fuori di casa.
Il resoconto a fine giornata. Forse.
Maggiori info le trovate QUI.
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26.4.10

[RECE] Spartacus season 1 ovvero "Quando treciento incontra 300"



Se c'è una cosa che non dovrebbe mai mancare nella vita di tutti i giorni, cinematograficamente parlando, è l'ignoranza fine a sé stessa.
Avevo riposto un'esagerata fiducia in "Scontro tra titani", ripagata (come ho scritto settimana scorsa) da una cocente delusione fatta di action figure di Perseo, CGI pessima e no-sense a manetta.
Ora, il no-sense avrei anche potuto accettarlo, ma nel film di Leterrier ha raggiunto un livello tale da risultare insopportabile, ben oltre il ridicolo che provoca ilarità.
E arriviamo a "Spartacus", lunedì scorso il caro coinquilino mi dice "Sai c'è sta serie tv figa e violenta, Spartacus", io rimango un attimo a fissarlo e poi decido di dargli fiducia.
Guardo la prima puntata e si palesano davanti ai miei occhi le seguenti situazioni (non per forza in questo ordine):

-Pessimi effetti digitali (roba fatta all'ultimo minuto con After Effects)
-Personaggi che recitano come cani (e questi li avevo visti anche in "Scontro tra titani", già il fatto che ci fosse l'accoppiato Liam Neeson-Gemma Arterton non lasciava presagire bene)
-CGI scadente (vedi: gli scorpioni del film sopra)
-Sangue, tanto sangue da riempire un'intera arena (e qui casca l'asino, perché in "Scontro tra titani" non c'era un minimo di violenza fine a sé stessa, in "Spartacus" è, insieme alle scene di sesso che si presentano ogni 5 minuti circa, la componente fondamentale).
-Gladiatori ipertrofici (Crixus a me è stato sul cazzo sin dall'inizio, Varro un po' meno)
-Personaggi con nomi di medicinali e affini (Segavox e Duron a me sembrano sostituti del viagra, Ashur un nuovo tipo di droga)

Detto ciò la domanda che dovrebbe sorgere spontanea è: "Perché dovrei guardare Spartacus?"
La risposta: Perché nonostante l'ignoranza e la violenza fine a sé stessa riesce a mantenere quel giusto grado di coinvolgimento tale da spingerti a vedere la puntata successiva (e poi, parliamoci chiaro, le scene lesbo che si trasformano in un misto gore-splatter hanno sempre il loro fascino). "Blood and sand" recita il sottotitolo, ma anche "Sangue e gloria", se proprio vogliamo osare qualcosina in più. I gladiatori hanno sempre il loro fascino, almeno su di me.

Mi spiace solo che abbiano diagnosticato il cancro ad Andy Withfield (che interpreta Spartacus) e che per la seconda serie ci vorrà un po' di tempo, ma nel frattempo so con cosa colmare il vuoto (leggi: Roma, che io non ho mai visto e sembra promettere altrettanto. Ho anche dato una rapida occhiata e pare sia stata realizzata con un minimo di criterio in più, quanto meno a livello prettamente visivo).

P.S.
Come è "logico" che sia, col film di Kubrick non c'entra una mazza.

P.P.S.
Non so se sia soltanto un caso, ma l'attrice che interpreta la moglie di Batiatus (no, Franco non c'entra niente. Pessima battuta) è identica sputata a Xena.

P.P.P.S (che facevo meglio a scrivere tutto prima)
C'è anche l'ambasciatore di "300", tanto per rimanere sullo stesso filone (così come non mancano le scene al ralenty).
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Il post del lunedì



Ovvero come mi lamento e contemporaneamente pubblico qualcosa per non lasciare il blog a digiuno.
Fino alle 20.45 di giovedì ero convinto, convintissimo, che lo sport potesse avere un'epica di fondo (e, a conti fatti, ne sono tuttora convinto), ma il fatto che abbia giocato sotto la pioggia per ottanta minuti di fila (si, abbiamo vinto 6 a 1, ma questa è un'altra storia) mi ha portato a riflettere sul fatto che non ho più l'età per certe cose.
Magari dovrei tenermi un po' più in allenamento, fisico.
E poi, oggi è lunedì, la Roma si è mezza fottuta lo scudetto (e non lo dico da laziale contento, sia chiaro), le signore passano incessantemente davanti alla vetrina dello studio e la lavanderia qui vicino lavora più del solito.
Del Thor di Simonson nessuna notizia invece.
In giornata posto una recensione sulla prima stagione di "Spartacus" e un paio di cose nuove.
Per il resto si sopravvive, ho scoperto che l'OKi non ha più alcun effetto e il Flaminase spero mi risollevi un po'.

Ah, ci sta anche quel benedetto Topolino di Gottfredson in edicola, ma non ho una lira.

Buon inizio settimana.
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20.4.10

Superheroes in history


Io sono contento. Sembrerà una stronzata, però fa un certo effetto.











Le immagini originali le trovate QUI.


Che in fin dei conti il lunedì non è andato male e il martedì nemmeno.
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19.4.10

[RECE] Ho visto cose…


…Belle e brutte. Ma andiamo con ordine, che il weekend è stato parecchio lungo.

Venerdì: Cella 211
Bello, non me lo aspettavo. Ero andato con l'idea di vedere "Scontro tra titani" (ma ci sono, ugualmente, cascato domenica) e invece, per una serie di circostanze (leggi: persone dannatamente contrarie alla visione del film di Leterrier), abbiamo visto il film di Monzon — per me uno sconosciuto fino a quel momento — e ne siamo usciti pienamente soddisfatti.
In fin dei conti si tratta del classico gioco dell'infiltrato, che in più di un'occasione scade nel moralismo e nella retorica (il messaggio di fondo è "Tra poliziotti e assassini, in condizioni di precarietà, non passa poi tanta differenza"), ma i diversi personaggi sono caratterizzati talmente bene che riesci anche a passarci sopra (io a Malamadre voglio bene, non farei il suo stesso tatuaggio però).

Sabato: Fantastic Mr. Fox
Con Wes Anderson ho un rapporto di amore e amore, quindi mi riesce difficile essere obiettivo. Ho visto, ad eccezione di "Un colpo da dilettanti", tutti i suoi film e per me il suo percorso artistico è in costante ascesa (da "Rushmore" a "Il treno per il Darjeeling"), tuttavia con la volpa si assesta allo stesso livello dei lavori precedenti (sempre ottimo, chiariamo, però non c'è stato quel passo in avanti a cui ero abituato), mancano una serie di elementi tipici delle sue produzioni, come la ricercatezza stilistica e la colonna sonora 'coinvolgente' (ci sono alcuni brani che rimangono impressi in ogni caso) e c'è, invece, secondo me un palese riferimento al cinema di Sergio Leone (anche nelle musiche di Desplat) e agli spaghetti western. Ah la stop-motion funziona a meraviglia. Peccato solo per quella manica di trentasei bambini che ha rotto le palle per tutti i 90 minuti.

Domenica: Scontro tra titani
Nota dolente. Posso dirlo che è brutto?
Posso dirlo.
Tutto quello che c'era nel trailer o non si vede (dove sono finiti gli scorpioni che colpiscono a tempo di musica?) o è sfruttato male. Malissimo.
Narrazione iper-accelerata, situazioni da Z-Movie e Liam Neeson che indossa un'armatura affetta da 'Sindrome da bagliore diffuso'.
E poi c'è l'uomo di legno che urla per qualsiasi cosa, ma davvero qualsiasi (io mi auguro nasca un nuovo meme con lui, se lo meriterebbe).

-"Che cosa portiamo?"
-"Portiamo tutto"
-"Anche i nostri vecchi LP"

La battuta è di Dora, precisiamo onde evitare ritorsioni postume asd.

Vabbè, mi sono rifatto la sera con "Babbo bastardo" che non vedevo da un paio d'anni.
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15.4.10

[RECE] From Paris with love



Fa schifo.

Voglio dire, John Travolta visibilmente ingrassato (vabbè, non che ultimamente fosse poi tanto magro), Jonathan Rhys Meyers ormai perso in Tudors e una storia ridicola all'inverosimile, in cui il momento di maggior spicco è la microspia che non si attacca al tavolo dell'ufficio del primo ministro. E c'è pure Kasia Smutniak, giusto per completare il quadretto.

Però la gag iniziale con le bevande energetiche m'è piaciuta. Il resto no, per niente.

Maledetto Luc Besson, se ha sbagliato Adèle Blanc-Sec lo meno. Che poi Pierre Morel ha diretto Taken, che a me non è piaciuto più di tanto, ma era sicuramente migliore di questo ultimo.

Non c'ho proprio voglia di dilungarmi, ultimamente sto beccando solo film di merda, riponevo speranze anche in "Ninja Assassin", ma si è rivelato un'altra grande boiata.

Belli i tempi in cui guardavo Mega Shark vs. Giant Octopus (ah esce il seguito a quanto pare) e non dovevo preoccuparmi della qualità del film, bastava ridere.

Confidiamo nel prossimo "Dune".

Quando avrò un attimo di tempo vorrei dedicare un post ai cortometraggi, raccogliendo un paio di autori e qualche considerazione. Quando avrò un po' di tempo, ovviamente.
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Presa di coscienza. Atto di fede



Io non me la passo bene. Proprio per niente. Dicono sempre che vedo tutto, amo tutti. Sono misericordioso. Ma qualcuno si è mai posto il problema di cosa mi piaccia realmente? Cosa mi dia realmente piacere? Io ancora non l’ho capito, non riesco a rendermene conto. Sono qui da sempre, non come pensano loro da quei seimila anni di storia che mi attribuiscono. Eppure mi pare di essere l’ultimo arrivato. Quello che la maestra mette dietro la lavagna quando dice una qualche scemenza o il dettato non gli è riuscito a dovere. La lavagna, poi, non era nemmeno nei miei più reconditi pensieri. Una situaziona immaginifica, quella in cui mi trovo catapultato, fatta di esseri con due braccia, due gambe e diverse altre estremità, un proprio io pensante e le più disparate emozioni. Carne, ossa e intelletto si mescolano per dare vita ad un pastiche di incommensurabile valore. Il bello è che ognuno mi affibbia nomi differenti, come se fossimo tanti colleghi, una squadra di calcio, un team di operai specializzati pronto a intervenire quando loro, i credenti mossi da mistico fervore, compiono una follia di qualsivoglia genere in nostro nome. In mio nome. Si rifanno, dicono, a quello che io ho detto in tempi andati, antidiluviani. Ma detto cosa? E, soprattutto, a chi? Non sanno come mi chiamo, non sanno cosa desidero, continuano a ripetere che sono morto o schiavo del denaro. Ma non è vero, niente di tutto ciò è vero, sono soltano me stesso. Lo sono sempre stato, non ho inviato nessun emissario né mai giustificato nessuna azione in mio nome. Non mi sono mai sentito un dio, una sotanza incorporea, atemporale e onnipresente. Per quanto mi duolga dirlo vorrei, ogni tanto, sentirmi umano. Che gioia sarebbe. Accendere le luci dagli interruttori, invece che doverle creare dal nulla. E poi è anche l’incipit del libro, quello con la lettera maiuscola, maledizione. Tutta questa responsabilità per me è veramente troppa. Vorrei poter andare in gita allo zoo e vederli gli animali, invece che esser costretto a partorirli dalla mia mente. E in realtà sono qui relegato, secondo loro, su un enorme trono, circondato da vorticanti angeli rubicondi che sorridono a tutte le ore e per qualsiasi motivo. Poveri scemi. Ma il qui non esiste. È uno stato mentale. Non sono da nessuna parte. Non sono nessuno che non vogliate io sia. Sono il figlio di ogni tempo e di ogni uomo, il frutto della società. Sono un dio, il dio, solo se voi mi considerate tale. Fino ad allora rimango un parto delle vostre menti. E come tale non ho ragione alcuna di preoccuparmi.
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13.4.10

Ci ho ripensato...



Il trailer non l'avevo ancora visto, mi ero solo "documentato" sul cast e sulla (presunta) trama e l'avevo bollato come stronzata (considerato anche il precedente "Rambo" che tutto mi era parso fuorché un buon film), stamattina ho visto finalmente il trailer, ho realizzato che Jason Statham è tamarro a dovere e che, quindi, vale la pena vederlo.


Ah QUI c'è la versione sottotitolata in italiano.
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Look up in the sky, it's a bird. It's a plane! No, it's...



Già di mio voglio parecchio bene a Ryan Reynolds per il fatto che interpreterà Hal Jordan nel film su Lanterna Verde (o 'Torcia Verde', per gli appassionati di "Lost"), se al tutto aggiungiamo il suo ruolo nel prossimo "Paperman" e le due scene epocali che lo vedono protagonista nel trailer, la mia stima nei suoi confronti non può che aumentare (almeno fino alla prima recensione negativa su "Lanterna Verde").

E dopo aver visto il trailer mi sono ricordato che di recente ho anche visto "Defendor" col mitico Woody 'spaccotuttoperchémelopossopermettere' Harrelson, parodia sui supereroi realizzata con un certo "criterio" e per niente fine a se stessa.

Boh, a farla breve, ultimamente i supereroi li vedo più in versione 'parodia' che 'seria'. A dire il vero volevo fare un post leggermente più articolato e con qualche riferimento in più, ma oggi non ci sto molto con la testa, è già tanto se mi sono ricordato quello che volevo scrivere.

Ah, con quanto sopra non c'entra niente, ma "Zombieland" è un gran film. E c'è anche Bill Murray, che cosa chiedere di più? Il seguito.



Sto martedì somiglia molto ad un lunedì, anche se è iniziato decisamente meglio, però i presupposti perché si 'trasformi' in un lunedì ci sono tutti. Proprio tutti.
Dovrei anche rivedere un paio di cose, ma me ne occuperò nel pomeriggio.
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12.4.10

Another brick in the wall



Il problema di iniziative simili, in Italia, è che se non ci sono di mezzo culi, politica e calcio, difficilmente si partecipa in massa. E in questo caso è stato un peccato, perché l'iniziativa era lodevole.

(Il Muro)

(Vittorio, il prode organizzatore dell'evento)

(Questa me la sono portata a casa, almeno credo, ancora è in ostaggio)



(E c'era anche un'altra foto, ma sull'iPhone non me la trovo più.)

(Il fotografo, che mi ha anche fatto un 'ritratto' che non so che fine farà)

(Questa non l'ho scattata io, però la composizione era parecchio carina)

(La foto davanti alle foto)





(Anche questa mi piaceva parecchio, non so che fine abbia fatto)

(La gente passava, domandava, riprendeva a camminare. Le signore anziane passavano, guardavano male e riprendevano a camminare)

(Questa è esterna all'evento, ma mi piace parecchio ugualmente)

Ah, oggi è lunedì. E quando ti svegli realizzi che è lunedì. E questo non va per niente bene.

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10.4.10

Wallpeople



Oggi pomeriggio (dalle 17.00) a Porta Maggiore. No, non porterò niente di mio, però andrò.

"Wallpeople, è un progetto culturale che riunisce le persone a creare e ricreare, a essere parte di un momento e di uno spazio urbano determinato, con l'intenzione di creare un'opera unica, irripetibile e fatta da centinaia di persone.


L'obiettivo è creare il murale fotografico più grande di Barcellona, Cittá del Messico, Buenos Aires, Madrid, Nicosia, Lisbona, Roma, Seviglia, Valenzia e molte altre città.
Volete esporre durante questo evento??? :)


Allora appuntatevi e invitate chiunque possa interessa questo evento! :)



Linee Guida:


- Il tema e il formato sono liberi, anche se non accettiamo immagini giganti (1x1 metro) o che possano essere sentimentalmente "scomode".


- L'orario della creazione del muro è dalle 17:00 alle 17:30 e dell'esposizione è dalle 17:30 alle 19:00 .


- L'organizzazione porterà scotch bioadesivo in modo tale che gli assistenti attacchino le foto. Anche se puoi collaborare portando il tuo scotch.
- Attacca la tua foto al lato di un'altra, separata solo da un piccolo margine. Rispetta le restanti foto.
- Alle 19:00 lorganizzazione darà un avviso per indicare la fine dellesposizione.
- In questo momento potrai riprenderti le tue foto o lasciarle nel muro e prendere una di un altro partecipante. 
- In caso che desideri che qualcuno si prenda la tua foto, puoi mettere la tua email nel dorso in odo tale che la persona possa inviarti un comento, e così convertire il murales in una esperienza interattiva.
- Le restanti foto che rimarranno attaccate al murales verranno ritirate dagli organizzatori e non saranno utilizzate per nessun altro fine"
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9.4.10

Redneck



Lo guarda in faccia ed esclama, con una decisione che è quasi una necessità, "Sbattila!".
Bobby il russo sta fermo sul ciglio della porta, nelle orecchie il ricordo della notte prima e il bel Danubio Blu che accompagna ogni fotogramma, quasi a sottolinearlo. Enfatizzarlo.
In un altro momento non se lo sarebbe fatto ripetere due volte, ma il turco lo incalza "Sbattila! Sei Bobby il russo, cristo! Non puoi stare lì con le mani in mano". E lui, invece, pensa a quella madre di famiglia che sembrava uscita dagli anni cinquanta. Completo azzurro, cinta marrone in cuoio e stivaletti scamosciati. I figli compiti, mano nella mano, che camminavano cantando inni evangelici. Bobby li guarda, inarca il sopracciglio e vorrebbe tanto dirle che hanno inventato il microonde, che l'MDMA è un dato di fatto e gli aerei così come decollano precipitano. Si sfiorano il tempo di uno sputo, quello di Bobby. E caso vuole che quel rantolo di saliva vada proprio a depositarsi sullo stivale della Madre Azzurra, nella sua testa ha preso a chiamarla così. Se la immagina nuda, mentre sodomizza il maschietto con uno strap-on e la bambina riprende con una vecchia cinepresa, sorridendo e pensando ai Glorytellers e a Geoff Farina che la immortala mentre gioca su un'altalena, probabilmente usando una classica Polaroid con pellicola ad alta sensibilità. E lei volteggia, non vede la madre curva sul fratello, non vede la smorfia di disgusto sul volto del fratellino.
Poi la saliva intacca la punta dello stivale scamosciato, Bobby fa finta di nulla, spera non se ne sia accorta, lei invece lo guarda, vorrebbe vomitargli addosso il mondo, perché è perfettamente consapevole che suo marito l'ha lasciata per un'altra, un altro. Un trans. Argentino, dai fianchi larghi e le labbra carnose. Ma è consapevole che l'altissimo lo noterebbe e per tutti loro sarebbe la fine. Quindi il niente, emette un sibilo simile al ronzio di una zanzara tigre e riesce ad esclamare un banalissimo "Dio ti punirà!".
E davanti agli occhi del russo, che neanche sa perché lo chiamino così, si spalanca tutto un mondo.
Fugge in chiesa, la prima che trova, proprio dietro l'angolo, tra Square Street, dove a sedici anni il metadone era l'unico culto che praticasse, e la tredicesima, figlia delle mille scopate con sua cugina, ma non una cugina carnale bensì una di quelle acquisite volontariamente e che ci piace tanto considerare un parente, per il gusto di averne uno in più e, soprattutto, più simpatico rispetto a quelli che ci troviamo di default e che puzzano di cipolle e peperoni, la barba è canuta e sempre inamidata dagli sputi del tabacco da redneck che sono soliti masticare ad ogni ora del giorno e della notte.
Bobby entra in chiesa, corre verso l'acquasantiera e fa il segno della croce una decina di volte, poi rimane fermo a fissare il rosone. Gli pare una così bella cosa.
Il turco continua a fissarlo, ormai non gli dice più nulla. Solo non capisce perché uno dei pornodivi più attivi dell'ultimo decennio ora non riesca a tirarlo su neanche il tempo di una sega.
"Chiamate la fluffer, che col viagra sto coglione non risolve niente".
Dissolvenza al nero.
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Coffee break



Stamattina su «Metro» c'era questa curiosa notizia: "Sei negro? Il caffè ti costa 10 centesimi in più".

Alché mi sono chiesto se:

-Per i peruviani il caffè costa 5 centesimi in più
-Per i francesi il caffè costa 5 centesimi in meno
-Per i norvegesi il caffè costa 10 centesimi in meno

Vabbè, ci sono rimasto male perché speravo di trovare il Thor di Simonson in edicola, ma ci vorrà fine aprile, quindi me la sto prendendo con tutto e tutti. Anche con l'iPhone perché non si ricarica come dio comanda.
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8.4.10

In search of space





Prospettive di vita:








Su Maya Deren ci tornerò poi.


E maledizione a Blogger che stamattina non mi fa caricare le immagini. Maledizione. Maledizione.


Rettifica: Voglio bene a Blogger.
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7.4.10

Cose inutili da fare



Ok, non sto nella giuria né tanto meno il mio parere conterà più di tanto, però quando escono le nomination per qualche premio non posso fare a meno di stilare la mia lista di possibili vincitori.
Un paio di giorni fa (o era ieri?) sono uscite le candidature per il Micheluzzi 2010 (maggiori info QUI) e così mi sono messo di buona lena a "valutare" i vari nomi.

E io direi:


MIGLIOR FUMETTO: Patagonia
MIGLIOR SERIE REALISTICA: Caravan
MIGLIOR SERIE UMORISTICA: Don Zauker (ma credo vincerà Rat Man)
MIGLIOR DISEGNATORE: Davide Gianfelice (però anche Emiliano Mammucari non mi dispiacerebbe)
MIGLIOR SCENEGGIATORE: Luca Enoch
MIGLIOR FUMETTO ESTERO: Il gusto del cloro
MIGLIOR SERIE ESTERA: Scalped (e ci stavano anche All Star Superman e Criminal di Brubaker, scelta ardua)
MIGLIOR RIEDIZIONE: Don Chisciotte 
MIGLIOR STORIA BREVE: Il mondo moderno
MIGLIOR BLOG/WEBCOMIC: A panda piace (e anche Rusty Dogs)

Dannata indecisione.

Al Comicon, comunque, andrò.
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6.4.10

Devil Rinascita



Che a pagarlo 35€ (per quanto fosse un'edizione iper figa) non se ne parla proprio.
Che a prenderlo in edicola non c'è stato proprio verso, oggi.


Però domani lo prendo, grazie all'edicolante sagace. Dopo otto (quasi nove) anni di pazienza e una prima lettura tramite tubo catodico (i bei tempi).
E ci sarebbe anche il terzo numero del topolino di Gottfredson, ma sto senza una lira, mi sacrifico soltanto per Murdock.


Ah, esce nella collana "Supereroi le Grandi saghe" (e dovrei recuperare anche il Thor di Simonson).
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