È tornato Mel Gibson sul grande schermo.
Perché?
Io dopo cinquanta minuti mi sono messo a dormire.
Si, perché dai primi cinquanta minuti ho capito che ultimamente Mel beve soltanto gingerino (pecca dei doppiatori?), che più passa il tempo e più si rimpicciolisce (o il mondo intorno a lui si ingigantisce), che c'è una certa invidia per l'ispettore Callaghan che pervade tutta la pellicola.
E soprattutto che per essere un film d'azione, l'azione latita parecchio. Sarà colpa delle multinazionali, del governo o di qualcosa di ameno. Nessuno lo sa.
Oltre al buon vecchio Callaghan, altre situazioni mi son sembrate copiate di peso da "Get Carter" (l'originale con Michael Caine, non quella cagata con Stallone) e da quel film di cui non ricordo mai il nome con cui Kevin Bacon s'è mezzo sputtanato, quello che tutti dicono sia un gran film, ma che in realtà è una gran mazzata sulle parti basse.
È tornato Mel Gibson sul grande schermo.
Talmente grande che nonostane lui sia piccolo piccolo (ultimamente anche come attore) lo si vede ugualmente.
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