Solitamente sono contrario a cose del genere, però ho deciso di fare uno strappo alla regola perché il caso (come molti altri, ma di mulini a vento se ne inseguono fin troppi) mi sembrava diverso dal solito "schierarsi politicamente".
Estratto dalla versione online de «Il fatto quotidiano», il resto lo trovate QUI.
"[…] Raphael Rossi, 35 anni, specializzato nella progettazione di sistemi per la raccolta differenziata, fino a quattro mesi fa vicepresidente dell’Amiat (l’azienda municipale per la raccolta dei rifiuti a Torino) indicato da Rifondazione comunista. Essendo incredibilmente competente in materia, tre anni fa Raphael ha scoperto che i vertici aziendali stavano brigando per acquistare (anzi per far acquistare dagli ignari cittadini torinesi) un macchinario inutile e costoso: una cosina da 4 milioni di euro. Incurante di sollecitazioni, ammiccamenti e lusinghe, Rossi ha tenuto duro e con i suoi rilievi tecnici ha bloccato l’acquisto. Allora s’è fatto vivo con lui l’ex presidente Amiat, Giorgio Giordano, facendogli balenare una bella tangente se non si fosse presentato in Cda a dire no all’acquisto. Rossi ha fatto ciò che ogni buon cittadino dovrebbe fare, infatti quasi nessuno fa: s’è rivolto alla Procura della Repubblica. I magistrati e la polizia giudiziaria l’hanno invitato a fingere di accettare la proposta indecente e, grazie a lui, hanno smascherato e incastrato i tangentari, arrestandoli e chiedendo il rinvio a giudizio di sette persone per reati che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta. […]"
E tante grazie.
Oggi sto ringraziando troppe persone, dev'esserci qualcosa di sbagliato nel giovedì.
Qualcosa che ancora non mi è chiara.
1 Commenti:
Ho firmato per principio e per onorare la tua iniziativa. Il giovedì diventa sempre più strano direi.
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