Mi rialzo.
Nero.
Provo a camminare, le gambe non reggono.
Vago a tentoni, protendo le braccia verso il vuoto.
Manca un appiglio.
Cado. Nuovamente.
Le costole s’incrinano, la schiena fa male.
I muscoli, quasi atrofizzati.
Oscurità. Ancora una volta.
Mi rimetto in piedi.
Non vedo nulla. Passi piccoli e lenti.
Procedo con calma, la vedo, tendo la mano.
La maniglia si abbassa, la porta si apre.
Cado. Per l’ultima volta.
Il sangue inonda la bocca, i denti si frantumano.
Non sento più nulla.
Cessano i ricordi.
Definitivamente.
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